“Vado o torno?” Racconto autobiografico e indagine sociale, il film nasce dalla necessità di descrivere la condizione trasversale di sospensione e precarietà comune a tutta una generazione del sud Italia, a chi tenta di resistere e a chi va via.

Un ex complesso industriale verrà presto convertito in polo tecnologico, mentre gli operai rimasti continuano a lavorare in uno dei capannoni ancora in attività. Il destino di una fabbrica osserva il paesaggio post-industriale attraverso la vita quotidiana degli operai. Un quadro composto da memorie personali, materiale d'archivio, modelli futuristici. Mentre i promotori del progetto del nuovo Polo guardano con ottimismo al futuro delle giovani generazioni, il destino degli ultimi operai è tuttora incerto.

Nel suo mondo si può parlare con gli animali, si può dire "si" e "no" allo stesso tempo e si può chiedere all'universo vento, pioggia o neve. Benvenuti nel mondo di mio fratello Johannes!

La Casa della Solidarietà. Casa di Susanne, casa di Moussa, casa di Hans e Albina, ognuno con il proprio altrove nel cuore. Sigaretta dopo sigaretta, il film si sofferma sui legami familiari e sull'importanza di avere qualcuno con il quale condividere anche i momenti di silenzio. 

Un fiume stende il suo nastro azzurro attraverso la terra. Sempre lo stesso, ma mai uguale, nel suo continuo fluire senza ritorno. Come la vita lungo le sue sponde.