Angelo è arrivato a Bolzano quarant’anni fa, emigrando da San Gennaro Vesuviano in cerca di un lavoro. Un uomo come tanti altri, se non fosse per la sua curiosa attitudine a girovagare per la città in auto, per poi fermarsi ad assecondare la sua grande passione, la lettura. Nelle tiepide domeniche primaverili o durante i pomeriggi invernali, parcheggia la sua auto all’orizzonte e legge. L’arginale, il lembo di terra che una volta ospitava gli orti illegali, l’aeroporto, sono alcuni dei luoghi in cui ama trascorrere ore e ore in solitudine. A volte, durante i fine settimana, gira per la città con il suo amico Tony. Attraversa il centro, i quartieri italiani, la periferia, la zona industriale. Si ferma al chiosco gestito dalla signora serba in Viale Druso a bere una birra e mangiare un cevapcici . I luoghi della città sono le ancore del suo ricordo.